Il Catania sconfitto a Trapani è già pronto a ripartire

Foto "Italsportpress"
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di Matteo Sicuro

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E’ stata una settimana di spasmodica attesa per la partita che avrebbe potuto regalare al Catania la vetta della classifica e un vantaggio importante sull’altra concorrente Trapani.

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I tifosi rossazzurri erano fiduciosi e sicuri di assistere ad una grande partita di calcio tra due squadre forti, determinate e vincenti.

Si sperava in una bella vittoria della compagine etnea che avrebbe rafforzato i sogni legittimi di primato e di promozione.

La realtà, purtroppo, ci dice che il Lecce è ancora tre punti avanti e il Trapani ci ha raggiunti al secondo posto in classifica. Perché ha vinto, con merito, dimostrando la sua volontà di giocarsela fino in fondo.

Che il Trapani fosse forte, cinico, equilibrato lo sapevamo da tempo. Che sarebbe stato non facile uscire vincenti, o almeno indenni, dal Provinciale di Trapani, pure.

Che avremmo agevolato, involontariamente, la vittoria dei granata, sinceramente no.

Quando sono state annunciate le formazioni delle squadre in campo, abbiamo sperato di aver capito male perché non era possibile che il Catania già deficitario di punte, manca un centravanti prolifico e partecipe al gioco, avesse rinunciato dall’inizio alle due ali di ruolo in grado di saltare l’uomo, di creare occasioni da goal e, possibilmente, di segnare.

Ciò che è sembrato assolutamente incredibile è che al loro posto fossero stati schierati un terzino e una mezza punta/mezzala (difficile da definire).

Forse Mister Lucarelli sperava di tenere in equilibrio la partita fino alla metà del secondo tempo per poi tentare, con i cambi mirati, il colpaccio finale? Oppure, in cuor suo, puntava decisamente ad un pareggio che poteva essere un risultato accettabile?

Sono del parere, ma non faccio l’allenatore, che questa partita si doveva giocare a tutto campo dal primo minuto, pensando soltanto a cercare di vincerla.

Alla fine, dopo aver conteggiato i goal fatti e quelli incassati, avremmo saputo chi aveva avuto la meglio.

Anche una sconfitta, dopo che te la sei giocata senza paura, può essere accettata, con un po’ di amarezza certo ma, adesso, staremmo tutti pensando con maggiore serenità e fiducia a ricominciare a vincere da domenica prossima.

Ho letto che il Mister ha dichiarato che il Catania “ha dominato per 95 minuti”, “ha avuto almeno una decina di occasioni da goal”, “è stato sfortunato”.

Concordiamo sul fatto che la dea bendata questa volta non ci ha dato una mano e crediamo che le sue siano dichiarazioni di circostanza, utili a risollevare gli umori, ma adesso sarà opportuno fare qualche riflessione a freddo e pensare a scelte più adeguate per il futuro.

Partita importante e non decisiva, avevamo detto. E, infatti, il campionato continua e domenica prossima, al “Massimino”, si torna in campo più agguerriti che mai.

Incontreremo il Matera alla presenza del popolo rossazzuro desideroso di riscatto e di vittoria, e dovrà essere ampiamente accontentato.

Un elogio incondizionato meritano, infine, i fantastici 700 che hanno seguito la squadra a Trapani e i tifosi granata per la cordiale e civile accoglienza, che ricambieremo.

Forza Catania!

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